martedì 4 febbraio 2020

Per i 149 anni di Roma Capitale d'Italia

Questo "simpatico" vecchietto che ama vestirsi in modo stravagante e si vanta di avere un amico invisibile che vive in cielo e spia tutto il genere umano, sostiene che fare gli auguri prima del tempo porti jella. Al netto dell'evidente contraddizione tra questa affermazione che trasuda scaramanzia laica ed i precetti della fede cattolica, il Papa sembra d'accordo con la regola, non codificata ma seguita da tutti, per cui i compleanni NON si festeggiano mai in anticipo.

Malgrado questo l'alternativa e spensierata Giunta capitolina ha deciso di festeggiare il 3 febbraio 2020 i 250 anni di "Roma capitale d'Italia", incurante del fatto che la proclamazione avvenne il 27 marzo 1861. Quindi i festeggiamenti sono stati avviati con più di tredici mesi di anticipo, in barba alla superstizione e alla logica.

Anche volendo anticipare al giorno in cui venne pubblicata la legge che trasferiva la capitale del Regno d'Italia da Torino a Roma, il 4 febbraio 1871, i festeggiamenti sarebbero iniziati più di un anno prima. La legge 3 febbraio 1871, n. 33 entrò in vigore il 19 febbraio 1871, per cui pur volendo trovare una giustificazione alla data scelta dai nostri amministratori, non riusciamo a trovare niente di utile.

Per altro è noto a tutti, o per lo meno dovrebbe essere noto a tutti, che fino al 20 settembre 1870 Roma è stata la Capitale dello Stato Pontificio, per cui difficilmente avrebbe potuto, contemporaneamente, essere anche la Capitale del Regno d'Italia. Per cui anche iniziare un anno prima i festeggiamenti non ha molto senso. 250 anni fa, in questo periodo dell'anno, a Roma c'era l'esercito francese, a difendere gli interessi del Papa Re.

Insomma, da qualsiasi parte la si guarda, è solo l'ennesima dimostrazione di incapacità ed inconsistenza di chi ci amministra.

Nessun commento:

Posta un commento

Blogger templates