martedì 15 ottobre 2019

So bene che Roma ed i romani non sono rappresentativi dei comportamenti del resto d'Italia, ma la tendenza a comportarsi in violazione alle più elementari regole civili e di buon senso mi sembra ormai diffusa a macchia d'olio. Quando ancora esistevano materie come "Educazione Civica" ed i genitori erano più immersi nella vita reale che non in quella virtuale, una delle prime raccomandazioni era, oltre a quella di guardare bene a destra e a sinistra prima di attraversare la strada, quella di farlo seguendo il percorso più breve, normalmente perpendicolare ai marciapiedi. Oggi, invece, anche quella minoranza di pedoni che distrattamente butta l'occhio per vedere se ci sono veicoli in arrivo, attraversa come più gli conviene, in taluni casi anche rimanendo parallelo al marciapiedi per centinaia di metri, oppure taglia la strada carrabile in diagonale, occupandola per molto più tempo del necessario. Qualcuno poi si meraviglia per l'alto numero di pedoni investiti in città.

giovedì 10 ottobre 2019

Mi sono imbattuto casualmente in questo post:

https://muapna.blogspot.com/2018/01/venticinque-cavalli.html

in cui si può leggere questa affermazione:

Il quesito richiede di determinare il minimo numero di corse necessarie per stabilire quali sono, tra i 25 cavalli in gara, i tre più veloci, con il vincolo che ogni corsa non può far gareggiare più di cinque cavalli. Ho sentito anche la soluzione, che è 7.

Ora, sicuramente io ragiono in modo distorto.

Ma non riesco a fare a meno di pensare che registrando i tempi fatti segnare dai cavalli in ogni gara il numero minimo di corse necessarie per stabilire quali sono i tre cavalli più veloci sui venticinque in gara, con il vincolo di far partecipare solo cinque cavalli ad ogni gara sia cinque.

Dando per scontato che il percorso su cui gareggiano i cavalli sia sempre lo stesso (cosa che del resto invaliderebbe anche il ragionamento descritto nel post) e che ci sia almeno una persona in grado di rilevare il tempo con cui ogni cavallo conclude la gara.

E non serve neppure un ragionamento troppo complesso, per giungere a questa soluzione.

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