"Secondo l'azienda, la profittabilità del sito produttivo, nonostante gli investimenti che in questi anni sono di circa 70 milioni, resta sotto la media del gruppo e quindi non più sostenibile."
Chissà se il ministro del lavoro è in grado di analizzare questa affermazione e di capirne il significato.
Sono abbastanza sicuro del fatto che non sia in grado di farlo.
Altrimenti capirebbe che minacciare di chiedere la restituzione di 14, 15 o 16 milioni di contributi pubblici ad un'azienda che ha investito 70 milioni inutilmente sono una minaccia ridicola.
Perché il problema non è la VOLONTA' dell'azienda di rimanere o lasciare, ma il fatto che il SISTEMA ITALIA non è in grado di incentivare nessuna azienda a RIMANERE.
Il problema non sono gli incentivi che Whirpool ha ricevuto, ma la mancanza di infrastrutture, di leggi chiare, di procedure burocratiche snelle, di tasse ed imposte troppo alte.
Il problema è che Whirpool sarà felicissima di pagare qualsiasi cifra, pur di andar via.
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